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lunedì 26 marzo 2012

L'attacco dei Giganti


Ciao a tutti,
oggi andiamo a parlare di una novità manga che ha scatenato grandi dibattiti tra gli appassionati.
Parliamo de L'attacco dei Giganti di Hajime Isayama; l'autore, classe 1986, in passato ha frequentato il Kyushu Designer Gakuin College nel dipartimento manga, nel 2006 menzione d'onore per L'attacco dei Giganti, altra menzione d'onore nel 2008 per Heart Break One.
In Giappone è pubblicato da Kodansha sulla rivista Bessatsu Shonen Magazine a partire da ottobre 2010; attualmente sono stati pubblicati sei volumi, l'ultimo uscito a dicembre 2011, mentre il volume sette è previsto per aprile 2012.
Nel 2011 ha vinto nella categoria Shonen il Kodansha Manga Award; tutto questo successo ha dato vita a moltissimi progetti intorno a quest'opera, tra cui un live-action previsto per l'autunno 2013 diretto da Testuya Nakashima, mentre ancora più recentemente è stato annunciato che sul numero 9 di Bessateu Shonen Magazine debutterà uno spinn-off della serie, una commedia con i protagonisti del manga studenti di scuola media.
In Italia è pubblicato da Planet Manga a partire da marzo 2012; l'edizone è 11,5x17,5, 200 pagine in b/n a 3,90 euro.
Un grande manga meriterebbe una grande edizione, o almeno decente, ma purtroppo in questo caso non è così: oltre all'assenza di pagine a colori e alle onomatopee non tradotte, moltissimi degli albi visionati presentano svariati difetti, tra cui carta ondulata, la rilegatura scricchiolante e la copertina leggermente più piccola rispetto alle pagine.
In questo senso c'è una forte eterogeneità nell'integrità dei volumi; di seguito potete visionarne uno in cui non c'è allineamento delle pagine e la copertina risulta più piccola rispetto al volume.


Passiamo alla trama: in un mondo pseudo reale, la razza umana fu decimata da esseri dall'aspetto umanoide alti 15 metri, dall'origine sconosciuta e famelici di carne umana: i giganti.
I pochi uomini sopravvissuti costruirono città fortificate da mura concentriche alte oltre cinquanta metri, di modo tale da poter essere immuni agli attacchi dei giganti che vagavano per il mondo.
Da quel giorno di cento anni fa più nessun attacco sconvolse il genere umano, che iniziò a sentirsi al sicuro e di conseguenza ad abbassare la guardia; un giorno, un gigante di oltre cinquanta metri fa la sua coparsa all'improvviso, dal nulla, aprendo brecce nelle mura e permettendo ai giganti più piccoli di entrare, costringendo così gli esseri umani a passare nella zona più interna delle mura, protetta dal Wall Rose.
Eren e Misaka, fratellastri, si arruoleranno nell'esercito per difendere il genere umano dalla minaccia dei giganti, cercando così di passare da prede a predatori, tutto grazie all'armamento 3D, una particolare tecnica di combattimento che consente al soldato di muoversi a 360° in aria.
Davide contro Golia: l'umanità riuscirà a giganteggiare i giganti?


Andiamo a trattare uno per volta i temi di dibattito di cui abbiamo accennato poco sopra, ed iniziamo con il genere.
Il manga è pubblicato su una rivista Shonen, ma a causa della trama molto cruda, oltre che a molte scene decisamente violente, numerosi lettori italiani si sono chiesti se non fosse più adatto ad un genere Seinen. Purtroppo tutti coloro che hanno fatto questo ragionamento, avranno associato al termine "Shonen", manga quali Naruto, One Piece e tanti altri che hanno in comune il magazine "Weekly Shonen Jump", di casa Shueshia.
Questi seguono un percorso comune di stile, di tematiche e di impostazione, ed infatti attraverso alcune ricerche abbiamo trovato numerose conferme del fatto secondo cui Isayama propose a Shueshia L'attacco dei Giganti, ma l'opera fu respinta perché non seguiva i canoni richiesti (si dice addirittura che la Shueshia abbia cercato di scendere a compromessi con l'auotre, che però non accettò e dunque l'opera finì in Kodansha).
Dunque questo manga non è uno shonen insolito, ma uno shonen "non Shueshia", che dunque può essere più violento e senza tutti i clichè tipici della casa editrice di Dragon Ball, ma pur sempre Shonen.
In ogni caso i temi classici del genere, quali l'amicizia, i combattimenti e lo sfidare un nemico sono capisaldi anche di questo manga, ma l'assenza di una linea guida precisa permette all'autore di uscire dai canoni impostati negli anni intorno al termine "Shonen" e in questo senso la storia ne beneficia ampiamente.


Analizzando la trama si può notare sin da subito molte delle intenzioni dell'autore, che con grande maestria riesce a catturare l'attenzione del lettore, non solo grazie alle numerose scene d'azione, ma anche con diversi espedienti: il primo è l'uso dei flash back e del misterioso passato di Eren, il secondo è ovviamente il tema principale, ossia i giganti.
Il successo dell'opera è da riscontrarsi proprio in questi due aspetti, infatti l'autore utilizza un tema molto noto nella letteratura, quello dei giganti, reinterpretandolo e creando una trama accattivante, che "costringe" il lettore a proseguire nella lettura perché incuriosito dai numerosi misteri che aleggiano intorno alla nascita, alla natura e all'obbiettivo di questi mostri dall'espetto umanoide.
I Flash Back, che saranno certamente un caposaldo dell'opera, permettono di conoscere e approfondire molti aspetti della storia e dei personaggi.
Il volume scorre rapidissimo, con pochi momenti di comicità e una narrazione molto concreta, che in questo primo volume punta quasi esclusivamente a piantare le basi dell'opera.
Infine, essendo uno Shonen, è doveroso parlare delle scene d'azione e Isayama anche in questo caso reiterpreta i combattimenti classici, adattandoli alla mole dell'avversario: l'armamamento 3D, una serie di corde e ganci, permette scontri spettacolari e coinvolgenti contro avversari apparentemente imbattibili.


Passiamo ora allo stile grafico dell'opera, anche questo vittima di numerose critiche, ed in effetti risulta troppo abbozzato e ricco di difetti; i più evidenti sono l'assenza degli sfondi, troppe volte, sia in campo aperto che in vignette più circoscritte, viene sfruttato lo sfondo sfumato oppure un'impreciso palliativo che appare soltanto un riempimento senza significato.
L'omogeneità dei disegni è quasi inesistente nei primi capitoli, ma soprattutto alcuni particolari sembrano disegnati senza troppa cura: le mani e i volti in questo senso presentano i problemi maggiori.
I motivi di tutto questo potrebbero essere vari, ma forse quello più semplice risulta essere quello corretto: è poco avvezzo all'arte del disegno.
In questo caso c'è poco da fare, ma non credo sia del tutto così siccome alcune tavole sono ben curate, anche se sono presenti alcuni difetti soprattutto nelle proporzioni e negli sfondi, inoltre c'è un buon miglioramento andando avanti nei capitoli.
Una critica andrebbe mossa anche agli assistenti e agli sfondi di cui parlavamo poco sopra, siccome saranno opera loro.


In conclusione L'attacco dei Giganti è certamente un'opera da provare, anche perché i manga che creano le più grandi discussioni tra gli appassionati sono spesso i migliori.
Una trama coinvolgente, misteriosa, cruda e ricca d'azione.
Per tutti i gusti.



a presto



2 commenti:

  1. Bella recensione, molto completa, anche secondo me è un manga da provare, anche solo per lo stile diverso dal solito. Mi ispira tantissimo, sto solo aspettando che arrivi anche al mio fumettarolo ^^

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  2. Grazie Acalia, mi fanno molto piacere i tuoi complimenti: non è stato facile reperire molte delle informazioni.

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